La vita

Non conosciamo né il giorno né l’anno di nascita del Beato Simone Balacchi.
Alcune fonti dicono essere nato a Santarcangelo fra il 1242 e il 1250.

Anche le sue origini familiari sono discusse. Alcuni biografi postumi lo dicono figlio di un Rodolfo confuso con l’omonimo Rodolfo Balacchi, nobile santarcangiolese.

Oggi si ritiene che egli fosse nato da una povera famiglia, come sostiene il Padre domenicano Seratino Razzi, primo biografo che attinse alle memorie del Convento di Rimini dove Simone fu accolto.

All’età di 27 anni chiese di essere accolto nel Convento di san Cataldo dei Padri Domenicani di Rimini, dove fu ricevuto come Converso.

Nel tempo della sua vita nel convento praticò con coraggio l’umiltà e l’obbedienza, dedicandosi, nel tempo libero dai lavori, alla preghiera con gioia e fervore.

Spesso usciva per le strade di Rimini portando una grande croce e predicando le verità della fede.

Spesso piangeva, vedendo i mali e peccati degli uomini. All’età di 57 anni, a causa del tanto piangere perse la vista.

Morì il 3 novembre del 1319, già considerato un Santo dai più. La notizia che a Rimini si sparse fu che il Beato di san Cataldo era morto.

Dopo che i Domenicani lasciarono la città di Rimini, i resti del Beato furono traslati a Santarcangelo 8 luglio del 1817 e dichiarato patrono della città nel 1818.

Per ulteriori notizie potete richiedere presso la parrocchia di san Michele arcangelo copia di:
“Beato Simone Balacchi di Santarcangelo di Romagna”, a cura di don Emanuele Giunchi.

La CAPPELLA